Nella maggior parte degli Stati membri dell'UE l'attuazione dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza (PNRR) richiede di definire meglio i sistemi di governance, dato che la ripartizione delle competenze fra i tre livelli centrale, regionale e locale è ancora poco chiara. Il CESE lancia l'allarme su questo punto e, nel parere sulla Strategia annuale per la crescita sostenibile 2021, adottato nella sessione plenaria di ottobre ed elaborato da Gonçalo Lobo Xavier, sottolinea che occorre fare maggiore chiarezza sui meccanismi per coinvolgere le organizzazioni della società civile e le parti sociali nelle fasi di attuazione, monitoraggio e adeguamento dei PNRR.

Il Comitato aveva già segnalato il problema nella sua risoluzione di febbraio, ma nonostante gli sforzi della Commissione europea la situazione è rimasta immutata. Il CESE chiede quindi con forza un esame più attento di questi aspetti, cruciali per la ripresa dell'Unione.

"Insistiamo sulla necessità di misurare i progressi compiuti nell'attuazione dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza. Abbiamo bisogno di indicatori di controllo adeguati, fondamentali per stabilire il percorso da seguire per lo sviluppo e la ripresa dell'UE in futuro. Gli Stati membri devono reagire in modo appropriato a questa sfida: ci serve coraggio per sensibilizzare i cittadini in merito alle enormi difficoltà che li attendono," ha dichiarato Lobo Xavier nel corso del dibattito.

Anche nel parere sulla Politica economica della zona euro 2021, elaborato da Kristi Sõber, il CESE sottolinea che la pandemia non è finita e che le sue ripercussioni economiche si faranno sentire ancora per anni. Si rende quindi necessario adottare una nuova e specifica combinazione di politiche economiche di emergenza. Le economie dell'UE e dei paesi della zona euro hanno ripreso a crescere rapidamente. Al tempo stesso, però, l'UE sta attraversando il periodo più difficile nella storia economica dell'integrazione europea. In questa fase critica, solo la spesa pubblica può contribuire ad alleviare la situazione.

Il CESE valuta positivamente la rapida risposta messa in campo dall'UE e dagli Stati membri per affrontare la pandemia, e plaude al fatto che questi sforzi congiunti siano diventati una parte significativa della strategia di ripresa. Nel suo intervento in plenaria la relatrice Sõber ha dichiarato: "In particolare nel primo semestre del 2020 le Iniziative di investimento in risposta al coronavirus hanno contribuito ad alleviare una situazione economica estremamente difficile, principalmente stabilizzando i mercati e salvaguardando i posti di lavoro e i redditi personali. A queste prime azioni ha fatto seguito NextGenerationEU (NGEU), un contributo di bilancio robusto e fortemente innovativo. Entrambe le iniziative hanno fornito una risposta rapida e flessibile alla pandemia." (mp)