European Economic
and Social Committee
Il Comitato economico e sociale europeo avverte che il pacchetto per la difesa della democrazia potrebbe venir meno alle sue promesse
Nella sessione plenaria di aprile del CESE si è tenuto un dibattito sull'insieme di misure per la difesa della democrazia adottate dalla Commissione europea. I membri del Comitato hanno espresso delle riserve in merito al calendario e all'approccio di questo pacchetto, in particolare per quanto riguarda la lotta all'influenza da parte di attori stranieri. Il CESE ha osservato che il pacchetto non solo non è efficace, ma potrebbe persino andare a detrimento degli spazi civici in Europa.
A giudizio del CESE, benché l'intento dichiarato sia quello di migliorare la trasparenza e la responsabilità democratica in Europa, le misure previste dal pacchetto per la difesa della democrazia sono gravemente lacunose. Il Comitato rileva che il pacchetto arriva troppo tardi per poter avere un reale impatto sulle elezioni europee del giugno 2024 e non tiene conto delle raccomandazioni per il rafforzamento della democrazia europea formulate a suo tempo dallo stesso CESE.
Nel suo intervento, il Presidente del CESE Oliver Röpke ha sottolineato che "quando parliamo di 'pericoli' per le nostre democrazie, è importante evidenziare la risposta forte e risoluta dell'UE e i risultati ottenuti dalla Commissione in carica in materia di difesa della democrazia, dei diritti fondamentali e dello Stato di diritto. Il CESE ha inoltre prestato ascolto alle preoccupazioni espresse da numerosi attori della società civile su quelli che essi considerano i rischi del pacchetto. Dobbiamo trovare un approccio comune che alla difesa della democrazia associ tutte le garanzie necessarie a salvaguardare lo spazio civico."
Pur sostenendo gli obiettivi di trasparenza della proposta di direttiva sulle attività di lobbying esercitate per conto di paesi terzi, il CESE si oppone fermamente ai metodi prospettati, mettendo in guardia contro le conseguenze indesiderate che potrebbero avere sugli spazi civici. Christian Moos, relatore del parere del CESE sul Pacchetto per la difesa della democrazia, ha dichiarato: "Riteniamo pericolosa questa direttiva, che somiglia tanto a una legge sugli "agenti stranieri" e potrebbe anche risultare stigmatizzante per le ONG. È evidente che la proposta nella sua forma attuale dovrebbe essere ritirata, poiché rischia di aggravare il problema della riduzione degli spazi civici in Europa: un risultato, questo, che non può certo essere nelle intenzioni della Commissione."
Il correlatore José Antonio Moreno Díaz si dice scettico quanto al fatto che le misure del pacchetto siano in grado di affrontare le cause profonde dell'erosione della democrazia all'interno dell'UE. Restringendo la visuale alle minacce esterne, il pacchetto trascura i tentativi insidiosi di destabilizzare le nostre democrazie europee dall'interno e, quindi, crea un pericoloso angolo cieco.
La Commissione ha preso atto delle preoccupazioni espresse circa l'impatto del pacchetto sulle ONG, ma ritiene che vi siano adeguate garanzie. (gb)