European Economic
and Social Committee
Il CESE dà il benvenuto all'influente attivista irlandese per i diritti delle persone con disabilità Sinéad Burke
Il 2 dicembre, il Comitato economico e sociale europeo ha organizzato un dibattito con la scrittrice irlandese e attivista per i diritti delle persone con disabilità Sinéad Burke nel quadro della sessione plenaria dedicata all'emancipazione delle persone con disabilità e alla loro inclusione in tutti i settori della vita economica, sociale e politica nell'UE e non solo.
Il dibattito, che si è svolto alla vigilia della Giornata internazionale delle persone con disabilità, è stato contrassegnato da un discorso stimolante e molto personale tenuto da Burke.
"Vi chiedo di trasformare il mondo delle persone con disabilità assieme a loro e non per loro. Vi sono molto grata per aver promosso questa conversazione e aver lanciato il dibattito. Ma questo confronto non può essere un'iniziativa momentanea. È un movimento al quale vi invito ad unirvi", questo è l'appello che ha lanciato Sinéad Burke alla sessione plenaria del CESE, parlando per la prima volta alle istituzioni dell'UE.
Burke ha vinto da poco un premio letterario per il suo primo libro Break the Mould ("Rompere gli schemi"), in cui invita i bambini ad accettare le differenze e a essere orgogliosi di se stessi così come sono. L'attivista irlandese è anche la prima persona affetta da nanismo a essere apparsa sulla copertina di Vogue e ad aver partecipato al gala del Met di New York. Con la sua società di consulenza Tilting the Lens, si adopera per accelerare un cambiamento sistemico nella percezione e nel trattamento delle persone con disabilità nell'ambito dell'istruzione e della progettazione.
Nel dare il benvenuto a Sinéad Burke, la Presidente del CESE Christa Schweng ha parlato dell'importanza della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (CRPD), un trattato internazionale rivoluzionario che ha cambiato il modo in cui percepiamo la disabilità.
"Purtroppo la situazione è ancora difficile e sono necessarie altre misure", ha dichiarato Schweng.
Gli oratori intervenuti nel dibattito hanno sottolineato l'importanza di un'istruzione e di un'occupazione inclusive, di luoghi di lavoro accessibili e del modo in cui viene usata la lingua, tutti aspetti che dovrebbero far sentire le persone con disabilità sicure e a proprio agio. È inoltre fondamentale coinvolgere queste persone in tutte le decisioni che le riguardano direttamente.
Il dibattito ha messo in luce gli effetti devastanti della pandemia sulle persone con disabilità.
La strategia dell'UE sulla disabilità per il prossimo decennio può essere efficace solo se tiene conto delle conseguenze della pandemia e se incide sulle politiche e sulla spesa degli Stati membri", ha avvertito il capo del gruppo tematico Diritti delle persone con disabilità del CESE Pietro Vittorio Barbieri.
Per parte sua, Ioannis Vardakastanis, membro del CESE e presidente del Forum europeo sulla disabilità, ha osservato che le persone con disabilità sono state trascurate dai responsabili politici.
"Anche la situazione sanitaria e la vita delle persone con disabilità sono importanti" ha sottolineato Vardakastanis. (ll)