In un parere recentemente adottato, il CESE esorta la Commissione europea e le parti interessate del settore del trasporto aereo a riprendere le discussioni per chiarire quali obiettivi ambiziosi vengono fissati nel nuovo regolamento sul cielo unico europeo (CUE).

Non è chiaro, infatti, se la proposta modificata della Commissione sia sufficiente per realizzare gli obiettivi originari del CUE per quanto concerne la riduzione delle emissioni di CO2 e una maggiore efficienza della gestione del traffico aereo e dei servizi di navigazione aerea (ATM/ANS).

Il CESE ha sollevato la questione in un parere elaborato da Dumitru Fornea e adottato in sessione plenaria.

Come ha osservato Fornea durante il dibattito, "occorre chiarire la funzione del gestore della rete, in particolare la portata generale e l'impatto sulla pianificazione delle compagnie aeree, sulla gestione delle capacità, sulla configurazione dello spazio aereo, sull'ambiente e sulla definizione delle priorità delle richieste. Tutte le parti interessate del settore dell'aviazione dovrebbero essere coinvolte nell'adozione delle decisioni importanti; il principio della consultazione significativa deve essere incluso nella proposta quadro".

La proposta della Commissione, inoltre, non contiene alcun riferimento alle drammatiche conseguenze della crisi della COVID-19 sul settore. A questo proposito, il CESE raccomanda di effettuare uno studio d'impatto per prendere in debita considerazione le conseguenze sociali ed economiche della pandemia di coronavirus sia sui lavoratori che sugli utenti dei servizi. (mp)