CESE Info: Secondo i dati della Commissione europea, ogni anno il 15 % degli europei è vittima di reati. Le vittime non hanno accesso alle informazioni, all'assistenza e alla protezione. Quali sono le proposte del CSE sull'istituzione di norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato?

Dovilė Juodkaitė: La proposta di revisione della direttiva riguardante i diritti delle vittime presentata dalla Commissione europea mira a rafforzare i diritti, l'assistenza e la protezione delle vittime in tutta l'UE. La revisione mira a salvaguardare taluni fondamentali diritti delle vittime durante l'intero processo giudiziario: accesso alle informazioni, assistenza personalizzata, diritti procedurali e risarcimento. Il CESE sostiene la proposta e si concentra sul miglioramento di alcune disposizioni specifiche.

Sebbene non vi debba essere nessuna gerarchia tra le vittime e i tipi di reati, alcune vittime potrebbero necessitare di ulteriori misure di assistenza. Il CESE accoglie con favore le modifiche volte a migliorare la valutazione individuale delle vittime e sostiene misure specifiche per le vittime vulnerabili, compresi i minori e le persone con disabilità.

A causa delle differenze tra gli Stati membri, il CESE suggerisce alla Commissione di elaborare orientamenti di valutazione dettagliati per chiarire gli obblighi delle autorità, ponendo l'accento su obblighi più rigorosi in materia di formazione dei professionisti sui diritti delle vittime e di accesso alle informazioni Il CESE deplora l'inclusione dei problemi di salute mentale nell'elenco dei reati e dei comportamenti pericolosi in sede di valutazione del rischio dell'autore del reato, e ne sostiene la rimozione. Dovrebbero essere inclusi solo i fattori legati alla pericolosità di una persona, per non continuare a discriminare le persone con problemi di salute mentale.

La direttiva pone l'accento sulla capacità delle vittime di riesaminare le decisioni giudiziarie in modo indipendente, un aspetto fondamentale per la partecipazione attiva alla giustizia. Il CESE sollecita una tempestiva notifica di tale diritto, in modo da accelerare i riesami. Sostiene inoltre l'opportunità di migliorare l'accesso tempestivo al risarcimento, prevedendo che lo Stato interessato anticipi il pagamento in linea con l'ordine di risarcimento, per poi recuperarlo dall'autore del reato.

L'attuazione della direttiva è fondamentale per una tutela coerente dei diritti delle vittime in tutta l'Unione. Il CESE esorta gli Stati membri a stanziare fondi adeguati per il recepimento e l'attuazione della direttiva, sottolineando il ruolo della Commissione nel rafforzare i finanziamenti dell'UE e nel sostenere gli Stati con norme e formati di segnalazione comuni per la raccolta dei dati. Suggerisce di condurre studi e indagini sulle vittime, utilizzando una metodologia unificata e coinvolgendo i servizi di sostegno alle vittime e le organizzazioni della società civile nell'elaborazione di norme e formati.  La continuità del lavoro della piattaforma dei diritti delle vittime, istituita nel quadro della strategia sui diritti delle vittime 2020-2025 è importante per guidare e assistere gli Stati membri nel recepimento e nell'attuazione della direttiva. Pertanto, il CESE invita la Commissione ad adottare la strategia per il prossimo mandato, e gli Stati membri ad adottare strategie o programmi nazionali in materia di diritti delle vittime, a rafforzare il coordinamento e la cooperazione nei casi transfrontalieri.

La revisione della direttiva rappresenta un passo nella direzione giusta. Nel delineare i margini di miglioramento, il CESE invita la Commissione e gli Stati membri ad adoperarsi affinché questa revisione garantisca giustizia a tutte le vittime.