European Economic
and Social Committee
Nelle nuove norme sui prodotti sostenibili bisogna tenere conto della dimensione sociale
Nella sessione plenaria di luglio, il Comitato economico e sociale europeo (CESE) ha chiesto alla Commissione europea di rafforzare gli aspetti sociali delle principali proposte volte ad armonizzare le norme dell'UE in materia di prodotti sostenibili, progettazione ecocompatibile e tessili sostenibili.
Il CESE ha adottato alcuni pareri sulla tabella di marcia della Commissione in materia di prodotti sostenibili, che comprende la comunicazione Prodotti sostenibili: dall'eccezione alla regola, il nuovo regolamento sulla progettazione ecocompatibile e la comunicazione Strategia dell'UE per prodotti tessili sostenibili.
Le proposte fanno parte del nuovo piano d'azione dell'Unione europea per l'economia circolare e intensificheranno gli sforzi intesi a rendere l'Europa meno dipendente dalle risorse di fronte alle crisi attuali, tra cui la pandemia di COVID-19, la guerra della Russia contro l'Ucraina e i cambiamenti climatici.
Nel parere sulla tabella di marcia in materia di prodotti sostenibili e progettazione ecocompatibile, il CESE osserva che la strategia dell'UE sull'economia circolare avrà buon esito soltanto se i produttori, i consumatori e i lavoratori, così come le autorità, saranno adeguatamente coinvolti e informati.
Per la corretta attuazione della strategia sono necessarie norme chiare, efficaci e coerenti, atte a garantire che i prodotti sostenibili siano competitivi e a rendere più inclusiva la transizione verso un'economia circolare.
Ambito di applicazione più ampio per un nuovo regolamento sulla progettazione ecocompatibile
Per la transizione verso l'economia circolare sono necessari nuovi requisiti in materia, per esempio, di durata dei prodotti, riparabilità, riciclaggio, impatto ambientale ed emissioni di CO2 e occorre migliorare le norme in materia di informazioni fornite sui passaporti digitali dei prodotti e sulle etichette.
Tuttavia, il regolamento proposto trascura la dimensione sociale. Un riferimento alla proposta della Commissione riguardante la direttiva sul dovere di diligenza delle imprese non appare sufficiente.
È necessaria una maggiore attenzione ai diritti dei lavoratori e al lavoro minorile
In un suo parere specificamente incentrato sui prodotti tessili sostenibili, il CESE ha sottolineato la necessità di insistere maggiormente sugli aspetti sociali nel settore tessile, in particolare per quanto riguarda i diritti dei lavoratori e la contrattazione collettiva. Il CESE chiede di adottare misure rigorose che vietino di intrattenere relazioni economiche con imprese che ricorrono al lavoro minorile o non garantiscono condizioni di lavoro dignitose.
Inoltre, il CESE invita i cittadini a usare senso di responsabilità quando acquistano e indossano capi di abbigliamento.
In linea con questo invito, sono necessari investimenti e programmi per migliorare la capacità degli organismi di controllo e la capacità operativa delle parti sociali di monitorare gli accordi globali e i diritti dei lavoratori.
Infine, per garantire un equilibrio tra le imprese e altre catene di approvvigionamento del tessile, il CESE raccomanda di adottare buone pratiche in materia di sostenibilità a livello mondiale. (ks)