Il cancro è destinato a diventare la principale causa di morte nell'UE, pertanto il piano europeo di lotta contro il cancro arriva sicuramente al momento opportuno. Il CESE accoglie con favore questo piano, che rappresenta una tappa fondamentale nella lotta contro il cancro. Tuttavia, a causa della persistenza di forme di disuguaglianza a livello regionale e sociale, vi sono ancora margini di miglioramento.

Il CESE sostiene con convinzione il nuovo piano della Commissione da 4 miliardi di euro, che mira a finanziare azioni di lotta contro il cancro e rappresenta il primo documento strategico dal 1990 incentrato sulla lotta contro questo flagello della nostra epoca.

"L'UE ha bisogno di un nuovo piano Marshall per l'oncologia e questo è un passo nella giusta direzione. Non dobbiamo quindi sprecare questa opportunità", ha sottolineato Małgorzata Anna Bogusz, relatrice del parere del CESE sul Piano europeo di lotta contro il cancro.

"Il piano è adatto allo scopo in quanto copre molti aspetti chiave della lotta contro il cancro", ha dichiarato Milena Angelova, correlatrice del parere.

Morbilità e mortalità sono correlate non solo al tipo di cancro, ma anche al luogo in cui vive o viene curato il paziente e ai gradienti sociali. L'attenzione deve concentrarsi sulle disparità infrastrutturali regionali e sugli squilibri sociali in termini di occupazione e di genere.

Il CESE incoraggia gli Stati membri ad essere proattivi e sottolinea la necessità di una prevenzione efficace dei tumori professionali, chiedendo di intensificare la ricerca sull'esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni e a interferenti endocrini, nonché le cause di queste forme tumorali, in particolare nelle donne.

Da ultimo, ma non meno importante, il parere sottolinea il ruolo chiave che le parti sociali e le organizzazioni della società civile devono svolgere nella sensibilizzazione e nella promozione di campagne per uno stile di vita sano. (at)