A cura del gruppo Datori di lavoro del CESE

Il futuro dell'Europa è legato a doppio filo al futuro dell'industria europea: ambizioni forti richiedono imprese forti e innovative dotate dei mezzi per soddisfare le esigenze della duplice transizione verde e digitale stimolando nel contempo la competitività dell'UE. 

Per questo motivo il gruppo Datori di lavoro ha organizzato un proprio evento faro nell'ambito del processo, tuttora in corso, della Conferenza sul futuro dell'Europa per discutere di questi temi con capitani d'industria capaci di innovare, membri del CESE, rappresentanti di associazioni industriali europee, e con la partecipazione come ospite d'eccezione di Herman Van Rompuy, Presidente emerito del Consiglio europeo. Alla luce degli interventi pronunciati dagli oratori principali, del dibattito svoltosi alla tavola rotonda, delle osservazioni e delle domande del pubblico, si possono trarre le seguenti conclusioni:

1. Infondere nuova speranza e un rinnovato ottimismo nel progetto europeo: man mano che la pandemia conosce nuovi sviluppi, si riuscirà a costruire un futuro migliore solo aggiungendo alla ricetta del successo l'ingrediente di una mentalità imprenditoriale.

2. Un'Europa più competitiva - rafforzare la prosperità per le generazioni attuali e future: la Conferenza sul futuro dell'Europa dovrebbe dirigere tutti i suoi sforzi verso la realizzazione di risultati concreti nella ricostruzione dell'economia dopo la crisi della COVID-19, facendo sì che l'Europa si affermi come il luogo di maggior richiamo per lanciare, gestire e sviluppare una nuova attività imprenditoriale.

3. Sfruttare pienamente l'attuale quadro istituzionale: l'UE dovrebbe avvalersi pienamente del quadro istituzionale esistente, dal momento che può conseguire gran parte dei suoi obiettivi senza modificare i Trattati.

4. Superare la compartimentazione - partenariati intersettoriali per consentire l'innovazione e la crescita: in un mondo contrassegnato da continui mutamenti, la capacità di fare rete collaborando al di là dei compartimenti stagni, formando reti estremamente agili sia a livello di territori che a livello globale in tutti gli ecosistemi digitali, rappresenta un fattore chiave per rendere possibili l'innovazione e la crescita, e anche per promuovere un modello di crescita sostenibile per l'Europa.

5. Collaborazione tra governi e imprese per realizzare con successo la duplice transizione: per accelerare il ritmo della transizione verde e di quella digitale, occorre raggruppare varie iniziative in un'unica politica coerente.

6. Nuovi modelli imprenditoriali sostenibili: il futuro dell'Europa è legato a doppio filo al futuro dell'industria europea, e ambizioni forti richiedono imprese forti e innovative. Il futuro delle imprese dipende dalla loro capacità di adattarsi e di reinventarsi grazie a nuovi modelli imprenditoriali più sostenibili.

7. Talenti, istruzione e competenze a prova di futuro: l'importanza delle competenze e dell'istruzione è una responsabilità comune fondamentale per l'innovazione dell'intero ecosistema, ed è essenziale per far sì che l'Europa rimanga competitiva e realizzi con successo la duplice transizione verde e digitale. Per saperne di più sull'evento faro e l'impegno del gruppo Datori di lavoro del CESE nell'ambito della Conferenza sul futuro dell'Europa:

Testo integrale della relazione: https://europa.eu/!76xuy6

Video dell'evento: https://www.youtube.com/watch?v=xd9AWe1W3nE&t=1s

Manifesto Rendere l'Unione europea capace di agire: https://www.eesc.europa.eu/sites/default/files/files/qe-06-21-137-it-n.pdf

     Sito web dell'evento per maggiori informazioni: https://europa.eu/!Qxx7C9 (dv/kr)