La Presidente del Comitato economico e sociale europeo (CESE), Christa Schweng, e il neoeletto Presidente del Comitato europeo delle regioni (CdR), Vasco Alves Cordeiro, hanno discusso, alla sessione plenaria di luglio del CESE, delle nuove prospettive di azione congiunta e di cooperazione tra i due Comitati.

Aprendo la discussione, la Presidente del CESE Christa Schweng ha osservato che i due Comitati hanno sempre difeso il progetto europeo sostenendolo con validi contributi. "In questo momento cruciale, in cui l'Europa deve affrontare preoccupazioni di ogni genere, è più che mai importante unire le forze e avvicinare l'Unione ai suoi cittadini," ha dichiarato Schweng.

Cordeiro si è detto concorde circa l'importanza politica del lavoro congiunto del CESE e del CdR, specie in questo periodo difficile per l'UE. "Che si tratti di costruire la ripresa dopo la pandemia o di rafforzare la democrazia europea, di far fronte alla guerra contro l'Ucraina e alle sue conseguenze sociali ed economiche o di difendere la politica di coesione, i nostri due Comitati hanno l'interesse e la responsabilità comuni di esprimere posizioni chiare e di far progredire l'Unione europea", ha affermato Cordeiro.

Un'Europa più forte e più equa per tutti e una politica di coesione più energica in futuro sono i due obiettivi principali del nuovo Presidente del CdR, obiettivi che il CESE condivide e fa propri. Un'Europa più solida dal punto di vista democratico è un'Unione con valori e principi fondanti ben saldi, tra cui la libertà, il rispetto della dignità umana, lo Stato di diritto e la democrazia, ma anche un'Europa più equa, che combatte per la parità di genere e per una società inclusiva. La seconda priorità, la politica di coesione, svolge un ruolo chiave nel rafforzamento della coesione economica, sociale e territoriale nell'Unione europea. Cordeiro ha affermato che il CdR difenderà con fermezza la politica di coesione in vista della futura battaglia per il bilancio dell'UE dopo il 2027.

Schweng ha sottolineato l'importanza della partecipazione dei cittadini al funzionamento dell'Unione europea, "una questione sulla quale dovremmo collaborare più strettamente", e ha osservato che il seguito da dare alla Conferenza sul futuro dell'Europa costituisce un'occasione per mettere in atto questa più stretta collaborazione. "La Conferenza rappresenta una grande opportunità, ma anche un'enorme responsabilità nei confronti dei cittadini", ha dichiarato Schweng. "Dobbiamo essere chiari in merito all'esigenza di promuovere la partecipazione dei cittadini", ha aggiunto Cordeiro.

Si è svolto quindi un dibattito, nel corso del quale il presidente del gruppo Organizzazioni della società civile del CESE, Séamus Boland, ha affermato: "Al CESE condividiamo con i nostri colleghi del Comitato delle regioni un obiettivo comune: garantire che i cittadini che rappresentiamo possano accedere ai servizi pubblici quando ne hanno bisogno. Operando uniti, possiamo essere una forte cassa di risonanza per far sentire le esigenze di quanti vengono spesso lasciati indietro a causa della povertà o dell'esclusione".

Il presidente del gruppo Datori di lavoro del CESE, Stefano Mallia, ha sottolineato il ruolo della politica di coesione nel promuovere la crescita e la prosperità, e ha messo in rilievo l'esigenza di creare un contesto economico in cui le imprese innovative di ogni dimensione possano prosperare. Secondo Mallia, un'Europa più forte significa economie più robuste, un mercato unico resiliente e condizioni migliori per fare fronte a nuove sfide.

Il presidente del gruppo Lavoratori, Oliver Röpke, ha espresso apprezzamento per il fermo impegno del nuovo Presidente del CdR in favore di un'Europa più forte e più equa e di una democrazia più vigorosa. Ha inoltre sottolineato il ruolo complementare dei due Comitati e ricordato la cooperazione con il CdR in merito all'attuazione della Conferenza sul futuro dell'Europa, affermando che i due Comitati si adopereranno per promuovere la partecipazione dei cittadini.

I Presidenti dei due Comitati hanno sottolineato il loro impegno a lavorare insieme per un'Europa più equa e più forte, e a fare sentire la voce di quanti operano sul campo. (ab)