European Economic
and Social Committee
Il CESE chiede di istituire una rete europea di mediatori finanziari per le PMI e di adottare un approccio all'intelligenza artificiale che metta le piccole imprese al primo posto.
Il CESE chiede mediatori finanziari speciali per aiutare le PMI europee a far fronte ai loro problemi di liquidità e finanziamento. E sottolinea che, affinché le PMI adottino l'intelligenza artificiale, è necessaria la volontà politica di sostenerle in questo processo.
Nella sessione plenaria di gennaio, il CESE ha adottato due pareri dedicati alle questioni più urgenti per le PMI.
Nel primo, quello intitolato Strategia per le PMI della prossima generazione - Migliorare l'attuazione efficace e rapida, il Comitato sottolinea che l'accesso al credito, la liquidità, il flusso di cassa e i pagamenti sono tutti aspetti assai problematici per le imprese, specie nel contesto della pandemia di COVID-19. Da qui la proposta di sviluppare una rete di mediatori finanziari per:
• promuovere l'accesso delle PMI ai fondi;
• comprendere se e come le banche intermediarie usino strumenti finanziari per raggiungere le PMI più bisognose di risorse finanziarie; • mediare nelle vertenze tra PMI, prestatori di servizi finanziari ed erogatori di fondi.
Il CESE raccomanda inoltre di:
• istituire una task force sulla liquidità delle PMI, per monitorare le nuove misure della Commissione europea volte a migliorare la liquidità a breve termine delle microimprese e delle PMI;
• introdurre un modulo di richiesta unico per semplificare le incombenze a carico di imprese con risorse umane e legali limitate che vogliono richiedere fondi dell'UE;
• offrire alle PMI maggiori opportunità di presentare offerte per appalti pubblici e vincerli negli Stati membri.
Nel suo secondo parere, intitolato Sviluppare l'intelligenza artificiale nelle micro, piccole e medie imprese (MPMI), il CESE sottolinea l'esigenza di una forte volontà politica per superare gli ostacoli che impediscono alle MPMI di adottare tali tecnologie.
La volontà politica è infatti necessaria per costruire la fiducia, avvalendosi delle parti sociali, delle camere di commercio, delle associazioni di categoria e di altri soggetti pertinenti per dissipare le preoccupazioni delle MPMI sul campo.
Il CESE raccomanda quindi una serie di misure che richiedono anch'esse una ferma volontà politica, prime fra tutte:
• avvalersi dell'istruzione e della formazione professionale per promuovere una generale padronanza dell'intelligenza artificiale;
• assicurarsi che le MPMI abbiano un accesso agevole ai finanziamenti, sia pubblici che privati, per l'intelligenza artificiale;
• garantire l'infrastruttura e le connessioni ovunque;
• promuovere la consapevolezza delle questioni connesse alla sicurezza informatica;
• diffondere il più ampiamente possibile le migliori pratiche e le storie di successo. (dm)