L'obiettivo della risposta dell'UE alla crisi dei prezzi dell'energia dovrebbe essere quello di proteggere tutte le famiglie e le imprese che incontrano gravi difficoltà nel pagamento delle bollette addebitate per l'energia utilizzata. È questo il messaggio di fondo del parere del CESE sulla Politica economica della zona euro 2023, adottato nella plenaria di gennaio.
Il CESE sostiene la proposta della Commissione europea per la protezione dei più vulnerabili, basata su due livelli di consumo: fino a un certo livello di consumo energetico, il consumatore vulnerabile pagherà un prezzo inferiore a quello di mercato.
Il Comitato avverte però che questa politica dei due livelli andrebbe applicata non solo per le persone al di sotto della soglia di povertà, ma anche per la classe media, che avrà difficoltà a pagare le bollette dell'energia con un consumo fatturato a prezzi di mercato.
Il relatore Petru Sorin Dandea ha sottolineato che "questo inverno 2022-2023 ha provocato e sta ancora provocando gravi difficoltà nell'Unione. Per proteggere veramente le famiglie vulnerabili dagli effetti della crisi dei prezzi energetici, la politica dei due livelli di consumo messa a punto dalla Commissione dovrà essere inclusiva".
Per evitare che le aziende siano costrette a sospendere o a chiudere le loro attività, il CESE appoggia la raccomandazione della Commissione agli Stati membri di ricorrere al quadro temporaneo di crisi per gli aiuti di Stato, e li esorta anche ad avvalersi di tutti i mezzi possibili per aiutare in particolare le piccole e medie imprese.
Per contenere l'aumento dell'inflazione, la Banca centrale europea ha fatto leva sugli strumenti di politica monetaria, ma questa mossa può avere successo solo se sarà coordinata con la politica di bilancio dei paesi della zona euro. (mp)