Il 1º luglio la Germania è subentrata alla Croazia alla guida del Consiglio dell'UE per quella che probabilmente sarà la sua presidenza più impegnativa finora, in un momento in cui l'Europa affronta la più grande crisi economica, sociale e sanitaria nella sua storia recente.
La Germania, che assume la presidenza per la 13a volta dalla firma dei Trattati di Roma nel 1957, ha già annunciato che il suo programma si concentrerà direttamente sul superamento della pandemia di Covid-19 e sulla preparazione della ripresa economica dell'Europa, oltre che sul rafforzamento della sua coesione sociale.
Le priorità della presidenza tedesca, il cui motto è "Insieme per la ripresa dell'Europa", sono state presentate alla sessione plenaria del CESE dal ministro federale tedesco dell'Economia e dell'energia Peter Altmaier
Il ministro tedesco ha detto alla plenaria che "tutti ci rendiamo conto che possiamo combattere efficacemente questa pandemia solo se collaboriamo tra noi. Possiamo sperare di riuscire a farlo solo se l'UE e i suoi Stati membri rimangono uniti, se dimostriamo solidarietà verso i più deboli, se rifiutiamo di farci dividere. Ecco perché affrontare questa crisi è la nostra priorità fondamentale. Vogliamo adoperarci perché ci sia una vera solidarietà per i nostri cittadini e che essi stessi possano constatarla e percepirla".
La pronta adozione di un quadro finanziario pluriennale (QFP) rinnovato e ambizioso e del piano per la ripresa Next Generation EU proposto dalla Commissione per reagire alle conseguenze sociali ed economiche della pandemia sarebbe il primo passo in questa direzione, ha aggiunto Altmaier.
Oltre ai negoziati sul QFP, si auspica che la Germania faccia compiere passi avanti decisivi su altre questioni pressanti, come la protezione del clima e il Green Deal europeo, la trasformazione digitale, lo stato di diritto e il ruolo dell'Europa nel mondo. Anche le relazioni future dell'UE con il Regno Unito dovrebbero essere definite durante la presidenza tedesca
Il CESE è determinato a contribuire al lavoro della presidenza tedesca e a garantire che la voce della società civile europea sia ascoltata nel corso di questo passaggio estremamente difficile e cruciale per l'Europa e il suo futuro.
"Il CESE è pronto a dare il suo contributo per preparare e attuare il piano di ripresa Next Generation EU che ha l'obiettivo di condurci fuori da questa crisi devastante e di rafforzare il progetto europeo. Ribadiamo il nostro impegno nei confronti del lavoro della presidenza tedesca, una presidenza che si ponga alla testa di un'Europa capace di risanare e proteggere e che rilanci un'Europa basata sulla solidarietà, un'Europa imprenditoriale e sostenibile per una nuove rEUnaissance", ha dichiarato il Presidente del CESE Luca Jahier.
Il CESE è già stato consultato per elaborare 10 pareri su altrettanti temi, tra i quali l'economia delle piattaforme, le catene di approvvigionamento sostenibili e il lavoro dignitoso nel commercio internazionale, le imprese sociali senza scopo di lucro e il loro potenziale per un'Europa socialmente equa, la digitalizzazione e la sostenibilità.
Il CESE ha espresso la sua soddisfazione per il fatto che una delle priorità della presidenza tedesca sia il raggiungimento di un accordo sulla Conferenza sul futuro dell'Europa, in cui ci si attende che il CESE svolga un ruolo strategico e centrale.
Maggiori informazioni sulla cooperazione del CESE con la presidenza tedesca sono disponibili in un opuscolo appena pubblicato.