European Economic
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"Parte della soluzione": il CESE è favorevole alla normativa proposta dall'UE per limitare il potere delle Big Tech
La legge sui mercati digitali e la legge sui servizi digitali proposte dalla Commissione europea per ridurre il crescente potere dei giganti digitali in Europa sono adatte allo scopo, a parere del CESE, a condizione che procedano di pari passo con la tassazione delle aziende tecnologiche, il miglioramento delle condizioni di lavoro per i lavoratori delle piattaforme digitali e la governance dei dati.
In un pacchetto di pareri adottato nella sessione plenaria di aprile, il CESE si è pronunciato a favore della legge sui mercati digitali e della legge sui servizi digitali proposte dalla Commissione europea per rilanciare la concorrenza su Internet.
La legge sui mercati digitali è un atto legislativo atteso da tempo. "Da oltre dieci anni i rappresentanti dell'UE chiedono condizioni di parità con le grandi piattaforme online", ha dichiarato Emilie Prouzet, relatrice per il CESE del parere Legge sui mercati digitali. "Con questa legge, la Commissione europea avvia un processo specificamente concepito per questi attori di grandi dimensioni. E noi sosteniamo, come buona soluzione per l'Europa, la maggior parte di ciò che essi propongono. La legge sui mercati digitali si occupa dei "gatekeeper" (controllori dell'accesso) e questo è tutto ciò che fa, ma è già tanto!
Pur sostenendo a pieno titolo la legge sui mercati digitali, il CESE insiste sulla necessità di completare questo ecosistema giuridico con regolamenti che affrontino le altre questioni cruciali relative all'economia digitale.
Il Comitato è favorevole a seguire con attenzione la legislazione prevista per quanto riguarda la tassazione delle Big Tech, le condizioni di lavoro per i lavoratori delle piattaforme, la protezione dei consumatori sui mercati globali e altre questioni spinose che devono essere affrontate per garantire che tutti possano trarre beneficio: consumatori e lavoratori ma anche imprese.
Il CESE sostiene inoltre, nel complesso, la legge sui servizi digitali, che mira a regolamentare i servizi che continuano a plasmare e trasformare il modo in cui le persone comunicano, si collegano, consumano e svolgono attività commerciali.
A giudizio del CESE, è importante sostenere gli sforzi della Commissione volti a mantenere norme uniformi in tutti i paesi dell'UE, allo scopo di rendere la legislazione "adeguata all'era digitale", in quanto ciò consentirà all'Europa di esercitare una maggiore influenza sulla scena mondiale.
"Dobbiamo evitare che il mercato interno sia frammentato da una proliferazione di norme e regolamentazioni nazionali che potrebbe compromettere il sistema e impedire a tutte le imprese europee di beneficiare di un mercato unico forte", sostiene Gonçalo Lobo Xavier, relatore del parere del CESE Legge sui servizi digitali.
Il CESE ricorda che l'esistenza di norme comuni rappresenta anche un'opportunità per l'Europa di fissare norme globali che garantiscano ai consumatori un elevato livello di sicurezza e protezione per quanto riguarda i beni e i contenuti online, come ha fatto il GDPR per la protezione dei dati.
Poiché i dati stanno diventando il "nuovo petrolio" nell'attuale economia sempre più digitale, la Commissione europea si sta anche adoperando con misure volte a incoraggiare la condivisione sicura dei dati secondo norme comuni in tutta Europa.
Il CESE sostiene fermamente il regolamento sulla governance dei dati.
"Tale legislazione offre una possibilità molto interessante di promuovere un percorso europeo di digitalizzazione, in quanto l'UE è attualmente l'unica organizzazione che sta pensando seriamente e dettagliatamente a come gestire i dati digitali", ha dichiarato Giuseppe Guerini, relatore del parere del CESE sulla proposta di regolamento relativo alla governance dei dati. "Vogliamo evitare di spingerci verso un'eccessiva liberalizzazione e vogliamo anche garantire che i dati non siano utilizzati per fini non approvati dai cittadini. Incoraggiamo quindi la Commissione a proseguire in tale direzione, con il sostegno necessario per l'attuazione di questo sistema di governance dei dati". (dm)