Uniti per il futuro dell'Europa: la nuova Presidente è determinata a ricostruire l'unità e la reputazione del CESE e a dimostrarne il valore aggiunto per influenzare la definizione delle politiche a livello UE

L'austriaca Christa Schweng è la trentatreesima Presidente del Comitato economico e sociale europeo (CESE) e la quinta donna a capo dell'organo dell'UE che rappresenta la società civile organizzata dalla sua istituzione nel 1958. I due nuovi vicepresidenti eletti per affiancarla alla guida del CESE sono Giulia Barbucci (Italia), responsabile per il bilancio, e Cillian Lohan (Irlanda), responsabile per la comunicazione.

Nello svolgimento del suo incarico, Schweng potrà contare su una grande esperienza e una profonda conoscenza delle questioni sociali e occupazionali, maturate in oltre vent'anni di attività consultiva sia a livello dell'UE che nel suo paese.

Dal 1994 è infatti consigliera di alto livello per il dipartimento delle politiche sociali della Camera federale austriaca per l'economia.

Convinta europeista, fa parte del CESE da 22 anni come membro del gruppo Datori di lavoro.

A seguito della sua nomina Christa Schweng ha dichiarato: "Questo mandato sarà segnato dalla pandemia di COVID-19 e, purtroppo, da periodi di incertezza e di disagio economico e sociale in cui le imprese lotteranno per sopravvivere e i lavoratori perderanno il posto di lavoro. Nel contesto attuale è più che mai necessario unire le forze, elaborare una visione per un'Europa nuova dopo la crisi della COVID-19 e fare tutto il possibile per assicurare che il nostro Comitato apporti un contributo importante alla ripresa dell'Europa e alla sua resilienza futura. Questo impegno andrà di pari passo con la ricostruzione di un CESE che sia più unito, funzioni in modo più efficace e goda di un'alta considerazione".

Con questo spirito, il motto della nuova presidenza di Schweng è "Uniti per il futuro dell'Europa".

La nuova Presidente si è impegnata ad agire immediatamente per ripristinare la reputazione del CESE e ristabilire la fiducia nell'istituzione dopo che quest'ultima aveva di recente ribadito la sua ferma volontà di contrastare le molestie sul luogo di lavoro.

"Abbiamo bisogno di un Comitato che sia unito, soddisfi i massimi standard etici e sia dotato di un'immagine eccellente", ha affermato la neoletta Presidente, aggiungendo che il codice di condotta dei membri del CESE e il suo Regolamento interno saranno rafforzati all'inizio del suo mandato.

Poiché la presidenza del CESE viene rinnovata a metà mandato, il nuovo Ufficio di presidenza guidato da Christa Schweng, che subentra al suo predecessore Luca Jahier, resterà in carica due anni e mezzo, fino al marzo 2023.

Il programma della Presidente sarà incentrato sulle seguenti priorità, che sono in linea con la sua visione di un'Europa post COVID-19 che permetta ai cittadini di prosperare e di vivere in una società aperta e fondata su valori: un'Europa economicamente prospera, un'Europa socialmente inclusiva e un'Europa sostenibile sul piano ambientale.

La quarta priorità consiste nel garantire che il CESE svolga un ruolo cruciale nella Conferenza sul futuro dell'Europa, un'iniziativa importante tesa a dare ai cittadini europei un senso di titolarità nei confronti della loro Unione, consentendo loro di confrontarsi sulle principali tematiche relative all'UE, e quindi di migliorarne il funzionamento.(ll)