European Economic
and Social Committee
Cari lettori,
vorrei utilizzare questo spazio per segnalare due future iniziative del CESE riguardanti le principali questioni che il mondo si trova oggi ad affrontare: l'emergenza climatica e la guerra in Ucraina.
Dal 6 al 18 novembre 2022 si terrà a Sharm El-Sheikh (Egitto) la sessione annuale della Conferenza delle parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 27). La posta in gioco non potrebbe essere più alta: un problema già grave è diventato ancora più urgente a causa di fenomeni meteorologici estremi, da tempo previsti dai modelli sui cambiamenti climatici, che provocano enormi distruzioni e terribili sofferenze in tutto il mondo. Questa settimana, mentre i leader mondiali si preparano a riunirsi per cercare nuovamente di raggiungere un accordo in grado di allontanare dal mondo il rischio di catastrofe climatica, il CESE voterà una risoluzione rivolta a essi. Nel documento, il Comitato invita a prendere decisioni coraggiose sulle questioni chiave sul tappeto: i finanziamenti per il clima, l'adattamento, le perdite e i danni e una maggiore ambizione nelle azioni da intraprendere, riconoscendo che tutti i settori hanno un ruolo da svolgere. In seno al CESE, negli ultimi anni abbiamo espresso posizioni forti su tutti questi temi. La voce delle parti sociali e delle organizzazioni della società civile è forte e chiara.
È essenziale riconoscere che l'emergenza climatica è una questione urgente. Gli effetti dei cambiamenti climatici si ripercuotono sulla società, sui cittadini, sull'economia e sulla stabilità sociale: non si tratta solo di una questione ambientale, ma anche di una minaccia esistenziale. Invito voi e le vostre organizzazioni a contribuire a trasmettere il messaggio contenuto nella nostra risoluzione, in modo che la voce della società civile europea giunga fino a Sharm El-Sheikh.
Il 24 e 25 novembre il CESE ospiterà a Zagabria (Croazia) un triplice dibattito sulla guerra in Ucraina e sul suo impatto sull'UE, che si incentrerà su tre questioni cruciali: in che modo la guerra e il nuovo status di paese candidato dell'Ucraina incideranno sull'allargamento dell'UE e sulle prospettive per i paesi candidati di lunga data? Quali saranno le sue ripercussioni sulle scelte energetiche e sul percorso dell'Europa verso la neutralità in termini di emissioni di carbonio in un contesto di rapido aumento dei prezzi dell'energia, che stanno sconvolgendo l'economia e mettendo alla prova la forza della determinazione ecologista dei nostri paesi? La comunicazione svolge un ruolo chiave in questa guerra: chi sta vincendo su questo fronte, e come sta rispondendo l'Unione europea a questa nuova ondata di disinformazione?
Anche quest'anno esperti di spicco e opinionisti condivideranno le loro idee e discuteranno con le organizzazioni della società civile alle prese con le conseguenze della guerra, che siano datori di lavoro confrontati a bollette energetiche elevatissime che minacciano le loro imprese, lavoratori che faticano a riscaldare le loro case e ad arrivare a fine mese, o attivisti impegnati ad accogliere l'enorme afflusso di rifugiati. È molto probabile che anche la vostra organizzazione si trovi ad affrontare questi problemi, per cui tenete presente che è possibile partecipare all'evento anche a distanza. Siete i benvenuti a prendere parte alla conversazione e a contribuire a mantenere viva la cultura del dialogo costruttivo e delle informazioni verificate in questi tempi oscuri, che li vedono entrambi minacciati.
Quindi, tenete d'occhio questo sito!
Cillian Lohan
, vicepresidente del CESE responsabile per la comunicazione