L'Unione europea ha l'obbligo di difendere i nostri valori fondamentali, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze. Per questa ragione, nella sessione plenaria di marzo, il CESE ha accolto con grande favore la strategia dell'UE sulla lotta contro l'antisemitismo e il sostegno alla vita ebraica.

Il CESE è fermamente convinto che l'antisemitismo rappresenti un banco di prova per l'idea europea, lo Stato di diritto, i diritti fondamentali e la democrazia,afferma Ákos Topolánszky, relatore del parere su questo tema.

Il Comitato accoglie con favore la strategia, poiché è diretta non soltanto a combattere l'antisemitismo, ma anche a sostenere la vita ebraica e a perseguire politiche pubbliche e cooperazioni a livello di comunità che promuovano l'accettazione reciproca.

Il CESE ritiene indispensabile comprendere le radici e le cause di tutte le forme di violenza contro le persone e le comunità ebraiche, al fine di poter intervenire efficacemente non solo attraverso gli strumenti della giustizia penale, ma anche attraverso un sistema più efficace di interventi a livello della comunità e della società. 

Inoltre la cultura ebraica, in quanto patrimonio inscindibile dell'identità europea, dovrebbe essere resa più accessibile al pubblico e ai cittadini in generale. Il Comitato invita le istituzioni dell'UE, gli Stati membri e le parti sociali a presentare e celebrare in maniera adeguata il contributo della comunità ebraica all'Unione europea quale parte integrante e inalienabile di una cultura comune.

Considera necessario utilizzare in modo coerente tutti gli strumenti giuridici costituzionali e dell'UE per contrastare i contenuti antisemiti nei media, e nel contempo migliorare la conoscenza e la comprensione della vita ebraica attraverso relazioni più equilibrate e sensibili. 

La rappresentazione delle comunità ebraiche e dei loro membri nei media tradizionali e nei social media è, nella maggior parte dei casi, molto limitata e si concentra anzitutto sull'impatto della violenza e del terrorismo antisemiti. Tuttavia è anche necessario presentare contenuti positivi al di là di questo, in uno spirito di riconoscimento dell'importanza della coesistenza nella società. 

In conclusione, il CESE incoraggia la Commissione a conferire alla lotta contro l'antisemitismo e all'agenda strategica per il sostegno alla vita ebraica una forte dimensione di politica esterna, in tutti gli aspetti della cooperazione con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali. Il Comitato richiama l'attenzione sugli strumenti di politica di vicinato e di cooperazione allo sviluppo, nonché sugli strumenti che avvicinano all'UE i paesi candidati all'adesione, quali meccanismi adeguati per combattere l'antisemitismo e sostenere la vita ebraica. (gb)