Gli sforzi collettivi compiuti dalle organizzazioni della società civile nel corso di quest'ultimo anno hanno dato i loro frutti, e la Conferenza sul futuro dell'Europa è riuscita a produrre risultati significativi su argomenti che stanno a cuore ai cittadini europei. Con questo messaggio la Presidente del CESE Christa Schweng ha accolto Dubravka Šuica, vicepresidente della Commissione europea responsabile per la Democrazia e la demografia, alla sessione plenaria del CESE del 15 giugno scorso.

"Sulla base delle raccomandazioni dei cittadini e dei contributi forniti da tutte le parti interessate, sono state formulate quarantanove proposte, che comprendono un gran numero di obiettivi orientati al futuro, ad esempio quello di rafforzare espressamente il CESE assegnandogli il ruolo di facilitatore e garante delle attività di democrazia partecipativa", ha dichiarato Schweng.

La Presidente ha aggiunto che la sfida che abbiamo di fronte si situa su due piani: dobbiamo pensare a come sostenere nel modo migliore un dialogo strutturato con le organizzazioni della società civile e dobbiamo dare seguito alla Conferenza, assicurandoci che i riscontri siano accurati, semplici, trasparenti e prendano la forma di un quadro operativo online e di una disamina pubblica.

Da parte sua, la vicepresidente Šuica ha sottolineato che "il Comitato è una componente essenziale di un ecosistema democratico adeguato alle esigenze future, in quanto rinsalda la fiducia e riduce il divario tra i cittadini e le istituzioni. Oggi è di vitale importanza fornire agli europei i dovuti riscontri su questo esercizio democratico senza precedenti. La Commissione sarà sempre al fianco di chi vuole riformare l'Unione europea per farla funzionare meglio. Tuttavia, modificare i nostri testi fondamentali non dovrebbe essere un fine in sé: molto può e deve essere realizzato nel quadro dei Trattati in vigore".

Nell'annunciare la Conferenza di follow-up che si terrà questo autunno, la vicepresidente della Commissione ha precisato che "l'evento apporrà un sigillo di legittimità sull'intero processo, perché la democrazia è un bene prezioso e non possiamo mai darla per scontata, come ci ricordano in questo momento i tragici avvenimenti in Ucraina. Dobbiamo concentrare la nostra attenzione sullo sviluppo permanente della nostra democrazia, che stiamo oggi preparando ad affrontare il futuro." (mp)