European Economic
and Social Committee
Settore spaziale: per dare all'UE un ruolo da protagonista mondiale servono investimenti urgenti
In un parere adottato nella sessione plenaria di dicembre, il Comitato economico e sociale europeo (CESE) esorta l'UE a intensificare gli investimenti pubblici e privati nel settore spaziale, con l'obiettivo di rafforzare l'autonomia strategica e promuovere l'innovazione. Il Comitato raccomanda inoltre di aumentare i fondi assegnati all'Agenzia dell'Unione europea per il programma spaziale (EUSPA) nel prossimo quadro finanziario pluriennale (per il periodo 2028‑2034).
Il CESE chiede di potenziare immediatamente e in modo strutturale gli investimenti nello spazio e raccomanda di portarli ad almeno lo 0,2 % del PIL dell'UE entro il 2030.
Nel parere, di cui è relatore Angelo Pagliara, il Comitato sottolinea che questo potenziamento consentirebbe all'Europa di colmare gradualmente il divario con gli Stati Uniti e la Cina, facendo dell'UE un leader mondiale nel settore spaziale.
Gli investimenti dell'Europa nelle attività spaziali sono significativamente inferiori a quelli dei suoi principali concorrenti: al settore l'UE destina attualmente appena lo 0,07 % del suo PIL, contro una media dello 0,25 % negli Stati Uniti e percentuali anche superiori in Cina, India e Giappone.
"Questo squilibrio strutturale compromette la capacità europea di promuovere innovazione autonoma, mantenere infrastrutture critiche strategiche e contrastare la dipendenza da tecnologie, dati e servizi forniti da paesi terzi", afferma Pagliara, aggiungendo che "dobbiamo aumentare gli investimenti pubblici europei nel settore spaziale".
Rafforzare gli investimenti pubblici e privati
Il parere del CESE esamina l'atto legislativo dell'UE sullo spazio, adottato dalla Commissione europea, e ne condivide l'obiettivo di rafforzare il mercato unico per lo spazio.
Per rendere le attività spaziali sostenibili, sicure e resilienti, l'UE ha bisogno di un immediato rilancio strutturale dei suoi investimenti pubblici in tale settore. Questo significa che l'Unione deve agire con urgenza e adottare politiche industriali ambiziose, altrimenti gli obiettivi della proposta della Commissione rimarranno lettera morta.
Al tempo stesso, il CESE sottolinea l'importanza di disporre di un quadro normativo chiaro per attrarre gli investimenti privati. Questo deve andare di pari passo con una strategia industriale e tecnologica che massimizzi il ritorno economico e sociale per i cittadini europei, definisca strumenti per ridurre la dipendenza da forniture critiche extraeuropee e sostenga lo sviluppo di capacità di lancio europee.
La strategia spaziale deve essere collegata all'autonomia strategica
Il Comitato esorta inoltre la Commissione a collegare la strategia spaziale dell'UE all'autonomia strategica europea e a incoraggiare ecosistemi complementari e l'effetto moltiplicatore dell'economia spaziale a sostegno di settori specifici, tra cui l'agricoltura di precisione, l'intelligenza artificiale, la robotica avanzata, l'energia orbitale, il monitoraggio ambientale e la telemedicina.
L'economia spaziale offre un grande potenziale economico, al quale l'UE dovrebbe prestare maggiore attenzione: secondo la relazione Draghi, il suo valore globale ha raggiunto 572 miliardi di EUR nel 2023 e si prevede che superi 1 628 miliardi di EUR entro il 2035, con un tasso di crescita annuo superiore al 9 %. L'economia spaziale deve inoltre essere interconnessa con altre politiche e strategie europee, tra cui il Green Deal e la duplice transizione, e la Commissione dovrebbe fornire indicazioni agli Stati membri su come la normativa dell'UE possa promuovere queste sinergie.
A tal riguardo, e con riferimento all'EUSPA, il CESE concorda con la Commissione sulla necessità di potenziare il ruolo operativo dell'agenzia affinché sia in grado di fornire alle amministrazioni nazionali assistenza tecnica, orientamenti e sostegno al coordinamento. Tuttavia, per trasformare l'ambizione in realtà, l'EUSPA ha bisogno di maggiori risorse finanziarie: a tal fine, il Comitato chiede che nel quadro finanziario pluriennale 2028-2034 le sia assegnata una dotazione adeguata.
Contesto - Atto legislativo dell'UE sullo spazio
La Commissione europea ha posto la legislazione dell'UE sullo spazio tra le sue priorità e, nel giugno 2025, ha presentato una proposta di atto legislativo dell'UE sullo spazio, intesa a garantire la sicurezza, la resilienza e la sostenibilità ambientale delle attività spaziali dell'UE, rafforzando nel contempo la competitività del settore.
L'obiettivo è quello di introdurre un quadro armonizzato per le attività spaziali in tutta l'Unione. Attualmente, il panorama normativo europeo è frammentato: esistono 13 diversi approcci nazionali, il che aumenta la complessità e i costi per le imprese.
L'atto legislativo dell'UE sullo spazio è volto a creare un mercato unico per le attività spaziali, rendendo più facile per le imprese, in particolare le start-up e le PMI, crescere e operare a livello transfrontaliero.