European Economic
and Social Committee
Elezioni europee 2024: la società civile deve continuare a svolgere la sua funzione di vigilanza
In vista delle elezioni europee del 2024 il Comitato economico e sociale europeo (CESE) e i consigli economici e sociali nazionali dell'UE si sono riuniti a Madrid per il loro incontro annuale. Il messaggio di fondo è che la società civile organizzata è fondamentale per garantire una transizione verde e digitale giusta e per il buon funzionamento della democrazia europea.
La società civile organizzata è e deve rimanere custode della democrazia partecipativa europea, e una forza trainante per affrontare le sfide sia attuali che future. In questo particolare periodo della nostra storia il contributo delle organizzazioni di base è più cruciale che mai: operando sul campo, infatti, esse sanno bene quel che funziona e quel che non funziona e sono in grado di cogliere l'impatto e le conseguenze della duplice transizione verde e digitale sull'economia e sulla società dell'UE.
Sono questi i messaggi più importanti emersi dalla riunione annuale dei presidenti e dei segretari generali del CESE e dei consigli economici e sociali (CES) nazionali dell'UE, ospitata dal CES spagnolo a Madrid il 16 e 17 novembre 2023.
Nelle conclusioni dell'incontro si sottolinea che una serie di eventi recenti – la pandemia di COVID-19, le diverse crisi economiche e l'aggressione non provocata della Russia nei confronti dell'Ucraina – hanno evidenziato la capacità dell'UE di agire nei periodi di emergenza.
Misure di mitigazione per garantire una transizione giusta
Attualmente l'Europa sta attraversando i processi di transizione verde e digitale e l'economia e la società europee richiedono notevoli sforzi di adeguamento per misurarsi con questi profondi cambiamenti. La duplice transizione sta creando nuovi posti di lavoro nelle attività di riparazione, nelle energie rinnovabili e nelle TIC, ma al tempo stesso comporta anche la perdita di posti di lavoro in settori quali la produzione di energia da combustibili fossili e l'estrazione mineraria.
Per questo motivo il CESE e i CES nazionali raccomandano di definire le possibilità di affrontare i cambiamenti climatici e, onde garantire una transizione equa con un impatto positivo sul mercato del lavoro, di adottare misure di mitigazione. In caso contrario, l'affermazione "nessuno dovrebbe essere lasciato indietro" rimarrà una vana promessa.
Il CESE ha inoltre invitato gli Stati membri a istituire "commissioni tripartite per una transizione giusta", al fine di consentire agli enti regionali, alle parti sociali e alle organizzazioni della società civile di partecipare all'attuazione dei piani nazionali e regionali per una transizione giusta.
La partecipazione è fondamentale per la difesa della democrazia
Allo stesso modo, negli ultimi anni la democrazia ha dovuto affrontare tutta una serie di sfide ai suoi valori e ideali che hanno fatto risuonare un campanello d'allarme. In Europa il livello di soddisfazione complessivo nei confronti della democrazia rimane elevato. Secondo recenti indagini Eurobarometro, quasi due terzi (64 %) degli europei si dichiarano soddisfatti del lavoro svolto dall'UE a difesa della democrazia e del rispetto dello Stato di diritto.
Tuttavia, questo sentimento non è avvertito in maniera uniforme nell'Unione e vi sono notevoli differenze tra gli Stati membri quanto al grado di soddisfazione. Ne potrebbero derivare una certa apatia nei confronti della politica in generale, una minore partecipazione degli elettori e, fenomeno più preoccupante di tutti, una più profonda sfiducia nei politici, nello Stato e nella democrazia.
Alla luce di queste considerazioni, il CESE e i CES nazionali raccomandano di prendere provvedimenti per avvicinare i cittadini europei al livello politico, ad esempio attraverso nuove forme di partecipazione democratica, con l'attribuzione di nuovi compiti ai CES, o tramite i panel di cittadini, come proposto dalla Conferenza sul futuro dell'Europa.
Mentre l'UE si prepara alle elezioni del Parlamento europeo del 2024, il CESE e i CES possono fare la differenza, informando i cittadini sull'importanza di questa consultazione elettorale, combattendo la disinformazione e raccogliendo preoccupazioni e aspettative dei cittadini rispetto alla nuova agenda politica dell'UE.
Per ulteriori informazioni sulla riunione annuale e sulle conclusioni dettagliate dell'evento potete consultare il sito web del CESE.
Oratori di spicco
L'Europa si trova oggi di fronte a un nuovo quadro geopolitico ed è sulla via della ripresa da molteplici crisi. I cittadini europei si esprimono sempre di più sul futuro dell'Europa: dovremmo quindi creare per loro uno spazio di incontro e di dibattito, e per questo la missione che svolgono i consigli economici e sociali nazionali è fondamentale. Possono servire da fori di discussione delle parti sociali e della società civile per aiutare i cittadini dell'UE a dar voce alle loro preoccupazioni e alle loro opinioni. Il CESE e i CES nazionali devono collaborare, soprattutto in vista delle elezioni europee del 2024. Ringrazio il CES spagnolo e la presidenza spagnola per l'eccellente lavoro svolto nel portare avanti l'agenda dell'UE.
Oliver Röpke, Presidente del Comitato economico e sociale europeo (CESE)
Il mondo è cambiato in questo inizio del terzo decennio del XXI secolo. Siamo entrati in una nuova epoca caratterizzata da una grave incertezza. Nessuno sa quali possano essere le scelte più appropriate per affrontare la duplice transizione verde e digitale. In questo scenario abbiamo bisogno di una governance più collaborativa e interattiva, al cui interno la società civile organizzata abbia un ruolo essenziale per conferire legittimità alle politiche e assicurare una duplice transizione socialmente giusta e sostenibile sul piano ambientale.
Antón Costas, presidente del consiglio economico e sociale spagnolo
La democrazia partecipativa è l'elemento principale per il consolidamento della democrazia rappresentativa, poiché consente ai cittadini di far sentire la propria voce tra una consultazione elettorale e la successiva. Per rafforzarla in tutta l'UE, dobbiamo assicurare le conoscenze e le competenze necessarie per utilizzare un ampio ventaglio di strumenti e metodi, nonché garantire la coerenza in tutta l'UE e l'impatto: una democrazia partecipativa efficace si fonda sulla fiducia reciproca tra i responsabili decisionali e i cittadini.
Assya Kavrakova, direttrice esecutiva del Servizio d'azione per i cittadini europei (ECAS)
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European elections 2024 - Civil society must continue to act as watchdog