Il trasporto ferroviario nell'UE: il 2021, Anno europeo delle ferrovie, è l'occasione giusta per il cambiamento

Su richiesta della presidenza portoghese del Consiglio dell'UE, il Comitato economico e sociale europeo (CESE) ha svolto una valutazione dei risultati conseguiti dall'UE negli ultimi 25 anni di attuazione della politica per il trasporto su rotaia e individuato gli ambiti da migliorare, sfruttando le possibilità offerte dall'Anno europeo delle ferrovie 2021.

Il settore ferroviario deve ancora compiere dei progressi a livello politico, normativo e culturale, anche se la liberalizzazione degli ultimi cinque lustri ha fatto molto in termini di apertura dei mercati e di armonizzazione tecnica. È questo il messaggio principale del parere elaborato dal relatore Stefan Back e adottato nella sessione plenaria di marzo del CESE.

È necessario svolgere un'analisi imparziale dello spazio ferroviario europeo unico e dei suoi risultati, e l'Anno europeo delle ferrovie 2021 potrebbe rappresentare un'ottima opportunità per fare il punto sugli sviluppi fino a questo momento e per stabilire nuovi obiettivi per il futuro.

Nel suo intervento al dibattito in plenaria Back ha sottolineato al riguardo che il trasporto ferroviario necessita di un cambiamento culturale e di un approccio molto più incentrato sulle esigenze dei clienti, per quanto riguarda sia il trasporto passeggeri che il trasporto merci. L'Anno europeo delle ferrovie 2021 dovrebbe costituire l'occasione per promuovere questo cambiamento comportamentale, sviluppare una più agevole cooperazione tra operatori e clienti e sfruttare appieno le possibilità offerte dalla digitalizzazione.

Servono nuove misure

La pandemia di COVID-19 ha ritardato o bloccato una serie di progetti e oggi si deve recuperare il tempo perduto. Gli aiuti di Stato rimangono fondamentali per garantire servizi essenziali anche una volta superata la crisi attuale, e i contratti di servizio pubblico possono assicurare servizi di trasporto passeggeri accessibili, a prezzi abbordabili e inclusivi per tutti. Questi contratti costituiscono una delle misure più efficaci ed efficienti per promuovere il trasporto ferroviario di passeggeri.

Più precisamente, i futuri provvedimenti devono, da un lato, riservare una maggiore attenzione allo sviluppo, all'adattamento e all'attuazione efficace della legislazione sociale e, dall'altro, puntare a conseguire l'aumento della quota di mercato, come previsto nella strategia per una mobilità sostenibile e intelligente della Commissione, e a migliorare la sostenibilità ambientale e sociale.

Il CESE ritiene che debbano essere anche introdotte delle misure per agevolare le operazioni transfrontaliere riducendo la necessità di controlli alle frontiere ed eliminando i problemi amministrativi e i ritardi ai valichi di frontiera.

Inoltre, le priorità in materia di pianificazione del traffico, la pianificazione delle capacità e l'informazione devono essere migliorate per consentire sia una maggiore flessibilità che una pianificazione ottimizzata delle capacità, non solo in materia di infrastrutture ferroviarie ma anche, ad esempio, per quanto riguarda i terminali, al fine di ottimizzare i flussi multimodali.

Investimenti nelle infrastrutture, nella digitalizzazione e nella modernizzazione

Il Comitato insiste inoltre sulla necessità di investire nelle infrastrutture, nella digitalizzazione e nell'aggiornamento del materiale rotabile – ad esempio ricorrendo al sistema europeo comune di gestione del traffico ferroviario (European Rail Traffic Management System - ERTMS) e a sistemi di accoppiamento automatico – nonché nella transizione giusta e nello sviluppo delle competenze, così da migliorare la scorrevolezza dei flussi di traffico, ottimizzare l'impiego delle risorse e garantire l'occupazione.

Per il traffico merci su rotaia, il CESE raccomanda di adottare una serie di misure specifiche: la cooperazione tra le imprese e i modi di trasporto per realizzare meglio la sostenibilità ambientale e sociale e l'efficienza, il rilancio di un sistema europeo a carro singolo, il collegamento delle infrastrutture strategiche (ad esempio i porti) alle soluzioni ferroviarie, gli investimenti in binari secondari industriali, il coinvolgimento delle grandi imprese di logistica in un riorientamento modale dei loro flussi e l'assicurazione che tutti i modi di trasporto offrano prestazioni esemplari sul piano ambientale e sociale.

Situazione attuale - lo spazio ferroviario europeo unico

Il parere del CESE è stato elaborato dal Comitato, su richiesta della presidenza portoghese del Consiglio dell'UE, per ricavare degli insegnamenti utili da quasi tre decenni di tentativi di liberalizzazione del settore ferroviario nei paesi dell'UE e nel Regno Unito, e soprattutto per valutare i vantaggi e gli svantaggi derivanti da una separazione proprietaria (unbundling) del sistema ferroviario.

Lo spazio ferroviario europeo unico è stato presentato nel Libro bianco Strategia di rilancio delle ferrovie comunitarie (1996) e attuato attraverso quattro pacchetti legislativi adottati nel 2001, 2004, 2007 e 2016.

Le misure contenute in questi pacchetti hanno aperto i mercati nazionali e internazionali del trasporto di passeggeri e merci, promosso l'armonizzazione tecnica, con particolare riguardo ai requisiti relativi alle infrastrutture e al materiale rotabile, e introdotto il sistema ERTMS, da utilizzare principalmente nel quadro della rete TEN-T.

Nel dicembre del 2020 la Commissione europea ha presentato la strategia per una mobilità sostenibile e intelligente, nella quale è delineato un piano per rendere i trasporti dell'UE più ecologici, intelligenti, resilienti ed economicamente accessibili.