L'UE sarà più competitiva se sostiene le piccole e medie imprese

Nella sessione plenaria di febbraio il Comitato economico e sociale europeo (CESE) ha adottato una posizione ferma a favore della creazione di un migliore contesto imprenditoriale per le PMI europee: la legislazione dell'UE deve "pensare anzitutto in piccolo" e ridurre gli oneri burocratici inutili.

La competitività deve essere una priorità per l'Europa e pertanto l'Unione deve concentrarsi sulle piccole e medie imprese (PMI), sostenendole con strategie e misure specifiche.

Il parere del CESE adottato in quest'ultima sessione plenaria dà il suo pieno sostegno al pacchetto di aiuti per le PMI proposto dalla Commissione europea, ma sottolinea che le misure devono essere concrete e proporzionate.

Il pacchetto di aiuti per le PMI è un tentativo di porre le piccole e medie imprese al centro della legislazione, delle strategie, delle discussioni e delle azioni europee a sostegno della competitività, ha dichiarato la relatrice Alena Mastantuono. La rinnovata attenzione dedicata alle PMI dalla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è un buon modo per concludere l'attuale mandato. Il benessere delle PMI è finalmente all'ordine del giorno ed è destinato a rimanervi.

Attualmente le piccole e medie imprese rappresentano la componente più importante dell'industria e dell'economia europee. Nell'UE vi sono 24 milioni di PMI europee che rappresentano il 99 % di tutte le imprese e offrono i due terzi dei posti di lavoro nel settore privato nell'Unione. Tuttavia, le PMI si vedono confrontate con grandi incertezze, limitazioni dell'offerta, carenze di forza lavoro e una concorrenza sleale.

Il CESE ritiene che la priorità debba essere quella di agevolare l'accesso delle PMI alle risorse finanziarie, che sia attraverso sovvenzioni, prestiti o altri strumenti finanziari. Occorre offrire un'assistenza mirata e mettere in atto un insieme coerente di misure per incoraggiare le PMI ad adottare una condotta responsabile nell'accesso ai finanziamenti dell'UE.

È necessario fare di più per semplificare e ridurre gli oneri in materia di IVA nell'ambito delle attività transfrontaliere e per eliminare altri ostacoli presenti da tempo. Le imprese devono tuttora far fronte a oneri considerevoli derivanti dalla frammentazione nel mercato unico e dalle diverse normative nazionali in materia di beni e servizi.

Da ultimo, ma non meno importante, è essenziale garantire il rispetto della salute e della sicurezza sul lavoro. Le misure che consentono alle imprese europee di accedere ai finanziamenti e creare condizioni favorevoli devono andare di pari passo con altre misure volte a facilitare il rispetto della legislazione in materia di salute, sicurezza e protezione dell'ambiente. Si tratta di un aspetto importante poiché permetterà di evitare infortuni sul lavoro e danni alla salute connessi al lavoro.

La creazione di un contesto imprenditoriale favorevole non deve andare a scapito dei diritti sociali e umani, ha dichiarato il correlatore Angelo Pagliara. Le PMI dovrebbero essere incoraggiate a condurre le loro attività in maniera responsabile mediante l'applicazione di condizionalità specifiche per l'accesso agli appalti pubblici, ai finanziamenti e agli incentivi.

Contesto

La Commissione europea ha adottato il pacchetto di aiuti per le PMI nel settembre 2023. Esso comprende 19 proposte, tra cui un regolamento sui ritardi di pagamento e una direttiva sulla semplificazione fiscale per le PMI.

Il pacchetto è destinato a fornire aiuti a breve termine, a stimolare la competitività e la resilienza a lungo termine delle PMI e a promuovere un contesto imprenditoriale equo e favorevole a queste imprese.

La principale serie di misure riguarda l'accesso ai finanziamenti e a una forza lavoro qualificata, e il sostegno di cui le PMI hanno bisogno lungo tutto il loro ciclo di vita.

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