Il programma di lavoro della Commissione europea per il 2024 deve concentrarsi sugli aspetti economici e sociali

Nella sessione plenaria di febbraio il Comitato economico e sociale europeo (CESE) ha sottolineato che i fattori chiave per riprendersi dalle recenti crisi e per realizzare un'UE più resiliente sono la crescita sostenibile, la convergenza sociale, un contesto imprenditoriale favorevole e migliori condizioni di lavoro.

La priorità assoluta della Commissione europea per il 2024 consisterà nel garantire la ripresa dell'Europa, tenendo pienamente conto degli aspetti economici e sociali. L'obiettivo principale sarà quello di attenuare l'impatto negativo della guerra in Ucraina e della conseguente crisi energetica.

Nel corso del dibattito nella sessione plenaria del 14 febbraio, il Presidente del CESE Oliver Röpke ha elogiato il programma di lavoro della Commissione per il 2024: Questo programma pone un forte accento sulla semplificazione delle norme per i cittadini e le imprese in tutta l'Unione europea. Personalmente sono grato che tali misure consentano di non indebolire le norme sociali, di sicurezza, di protezione dei consumatori, ambientali o economiche. Siamo consapevoli del fatto che l'Europa si trova ad affrontare un numero sempre crescente di sfide impreviste.

Facendo riferimento a un periodo "di sfide, ma anche di opportunità, senza precedenti", Maroš Šefčovič, vicepresidente esecutivo della Commissione europea responsabile per il Green Deal europeo, le relazioni interistituzionali e le prospettive strategiche, ha sottolineato la determinazione della Commissione a ridurre gli oneri amministrativi per i cittadini e le imprese dell'UE: È fondamentale garantire che le nostre imprese, e in particolare le piccole e medie imprese, rimangano competitive nell'attuale contesto economico globale. Per questo motivo continuiamo a lavorare per ridurre del 25 % gli oneri derivanti dagli obblighi di comunicazione senza compromettere i nostri obiettivi strategici.

Il programma di lavoro della Commissione per il 2024 delinea 41 proposte volte a semplificare e razionalizzare gli obblighi di comunicazione, che insieme permetteranno di risparmiare circa 3,6 miliardi di euro. Nel 2024 proseguiamo inoltre i nostri sforzi per promuovere la transizione verde e attuare correttamente il Green Deal, preservando nel contempo la competitività della nostra industria e garantendo una transizione che sia socialmente equa, giusta e inclusiva, ha aggiunto Šefčovič, sottolineando la necessità di lavorare a stretto contatto con tutti i soggetti interessati, compresi gli agricoltori, e di dialogare con essi.

In tale contesto, il Presidente del CESE sottolinea che i pareri del Comitato hanno messo in evidenza una serie di fattori fondamentali per uscire dalle crisi e rendere l'UE più resiliente, tra i quali la crescita sostenibile, la convergenza sociale, un contesto imprenditoriale favorevole, migliori condizioni di occupazione e un'attenzione particolare alla convergenza sociale ed economica verso l'alto, senza lasciare indietro nessuno.

Il vicepresidente esecutivo ha preso atto con soddisfazione del fatto che il Comitato ha lavorato a iniziative importanti quali i membri dei paesi candidati all'adesione (il CESE è la prima istituzione dell'UE a coinvolgere nei suoi lavori i paesi candidati), la valutazione d'impatto dell'UE dal punto di vista dei giovani (il Comitato ritiene che la prospettiva dei giovani debba essere tenuta in conto in ogni ambito d'intervento) e il Blue Deal dell'UE (l'invito del CESE a elaborare un approccio globale alle politiche europee in materia di acque).

Nel corso del dibattito con i membri del CESE anche il presidente del gruppo Datori di lavoro Stefano Mallia si è concentrato sulla competitività dell'UE, affermando che le imprese europee faticano a conseguire gli obiettivi della transizione verde, e che è necessaria una valutazione per verificare se essi siano ancora realistici e realizzabili.

A nome del gruppo Lavoratori, la presidente della sezione Occupazione, affari sociali, cittadinanza Cinzia Del Rio ha affermato che la duplice transizione verde e digitale deve essere accompagnata da misure volte a promuovere la sostenibilità sociale. La sicurezza sociale deve andare di pari passo con l'economia e l'agenda economica non deve mai trascurare la dimensione sociale degli investimenti e delle riforme. Una solida dimensione sociale costituisce inoltre una risposta efficace alla retorica populista.

Sulla scorta di un recente sondaggio dell'Eurobarometro, il presidente del gruppo Organizzazioni della società civile Séamus Boland si è chiesto infine se le priorità della Commissione siano in linea con quelle dei cittadini, sottolineando quanto sia pericoloso questo mancato allineamento, in particolare con la crescita del populismo. A suo giudizio, l'UE deve comunicare con gli europei in ogni modo possibile per poter tenere conto del loro punto di vista e porre rimedio al distacco tra le istituzioni e i cittadini.

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European Commission's 2024 Work Programme must focus on economic and social aspects