Care lettrici e cari lettori,
è con grande piacere che mi rivolgo a voi come neoletto Presidente del Comitato economico e sociale europeo (CESE). Desidero porgere un caloroso saluto a tutti voi ed esprimere la mia gratitudine per l'inestimabile lavoro svolto ogni giorno dalle organizzazioni della società civile per migliorare le nostre società.
Mentre l'Europa affronta le conseguenze della pandemia e la guerra di aggressione in Ucraina, è più importante che mai tenere fede ai nostri valori europei: la democrazia, i diritti fondamentali e lo Stato di diritto. Il mio manifesto politico fa riferimento all'importanza di questi principi e delinea un percorso verso un'UE più resiliente, più inclusiva e più democratica, che sarà di ispirazione ai nostri vicini più prossimi e a quelli più lontani.
Al centro della mia visione vi è la convinzione che le organizzazioni della società civile siano il fondamento delle nostre democrazie. Siete il collegamento vitale tra i cittadini e i responsabili decisionali, ed è per il vostro tramite che le preoccupazioni e le aspirazioni degli europei trovano espressione nelle politiche volte a garantire un futuro migliore per l'Europa. Il CESE si impegna a facilitare il dialogo e ad assicurare che le vostre voci vengano ascoltate ai massimi livelli delle istituzioni europee.
Le voci della società civile organizzata diventeranno ancora più importanti nell'imminenza delle elezioni europee del 2024. In tale contesto, vorrei che il CESE assumesse un ruolo più attivo prima delle elezioni per dialogare con gli elettori e accrescere la loro partecipazione. Il sostegno delle organizzazioni della società civile - il vostro sostegno - sarà essenziale.
Non dobbiamo dimenticare che le decisioni che prendiamo oggi servono a costruire un futuro solido e giusto per le prossime generazioni. Mi adopererò per fare del CESE un luogo in cui i giovani possano esprimere liberamente le loro preoccupazioni, idee e opinioni, e in cui i loro contributi siano apprezzati e utilizzati in modo costruttivo.
Oggi ci troviamo di fronte a sfide complesse sulla scena internazionale, e ritengo fondamentale aprire le porte del CESE ai nostri vicini del partenariato orientale e dei Balcani occidentali. È una realtà che dobbiamo riconoscere: il futuro dell'Unione europea è profondamente interconnesso con la stabilità e la prosperità di tali regioni. Vorrei che il CESE, fungendo da vero e proprio portale della società civile per questi paesi, fornisse loro il sostegno e gli strumenti necessari affinché possano lottare per la libertà, la democrazia e una maggiore integrazione.
Nel corso del mio mandato di Presidente del CESE mi adopererò per amplificare la voce della società civile. Vi invito a cogliere quest'opportunità, e a partecipare attivamente ai lavori del CESE e alle nostre iniziative. Insieme possiamo colmare il divario tra i cittadini e le istituzioni, garantendo che le politiche dell'UE siano radicate nelle esigenze e aspirazioni reali dei cittadini.
Insieme possiamo difendere la nostra democrazia e far sentire la voce degli europei.
Oliver Röpke
Presidente del Comitato economico e sociale europeo
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