Una migliore attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali, e in particolare la promozione dei servizi essenziali, è stato uno degli argomenti dibattuti nella sessione plenaria di giugno, quando i membri hanno adottato il parere d'iniziativa sul tema elaborato da Raymond Hencks e Krzysztof Balon.

Il CESE sottolinea che ognuno ha il diritto di accedere a servizi essenziali - come l'acqua, l'energia o i trasporti - che sono di primaria importanza per realizzare la giustizia sociale.

Come ha evidenziato il relatore Hencks, questi servizi in parte non trovano un'adeguata regolamentazione e applicazione negli Stati membri. "Chiediamo che ognuno possa accedere ai servizi essenziali", ha insistito il relatore del parere, precisando però che questo non basta. "Sono inoltre necessari dei chiarimenti sul concetto di servizi essenziali e si devono adottare provvedimenti concreti per rimediare alle attuali carenze e garantire il buon funzionamento di questi servizi, in base alle esigenze degli utenti."

Il CESE si compiace quindi che il principio n. 20 del pilastro sociale ribadisca il diritto di accesso ai servizi essenziali. "Tali servizi costituiscono una componente indispensabile della giustizia sociale e si basano sul principio della parità di trattamento degli utenti, con il divieto di qualsiasi forma di discriminazione o esclusione, oltre che sul principio dell'accesso universale a un livello elevato di accessibilità finanziaria e di qualità", ha sottolineato a sua volta il correlatore Balon. (mp)