a cura del gruppo Lavoratori del CESE

La voce dei lavoratori deve farsi sentire forte e chiara non solo al Parlamento europeo ma anche alla Commissione, afferma il presidente del gruppo Lavoratori Oliver Röpke. Per questo motivo il gruppo Lavoratori del CESE ha organizzato, lo scorso 22 maggio, un evento a margine del congresso della Confederazione europea dei sindacati (CES-ETUC) per valutare come assicurarsi che nei prossimi cinque anni i diritti dei lavoratori siano al centro dell'agenda politica del nuovo Parlamento europeo.

I partecipanti hanno esaminato le sfide che attendono i sindacati e discusso in che modo le organizzazioni sindacali potranno affrontare il previsto successo dei partiti populisti di destra. Dobbiamo riconquistare la fiducia dei lavoratori, perché i nazionalisti e gli estremisti proveranno sempre a far leva sulla disperazione delle persone per guadagnare consensi, ha aggiunto Gabriele Bischoff.

I partecipanti al dibattito, tra cui il segretario generale della CES-ETUC Luca Visentini, l'europarlamentare austriaca Evelyn Regner e due candidati al Parlamento europeo, Gaby Bischoff e Nicolas Schmit, si sono trovati d'accordo nell'affermare che occorre riguadagnare la fiducia degli elettori e che i responsabili politici dovrebbero offrire un'alternativa alla retorica dei populisti antieuropei. Gli elettori non sono diventati razzisti dall'oggi al domani: i cittadini sono in preda al disincanto e alla disperazione, e i nazionalisti, con la loro offerta di ricette facili, prosperano sulle difficili condizioni di vita di una parte della popolazione,secondo Luca Visentini.

L'UE deve essere un progetto sociale volto a migliorare le condizioni di vita e di lavoro di tutti i cittadini e a rimediare alle diseguaglianze, e per far questo servono una tassazione equa e progressiva, l'attuazione del pilastro sociale, norme sociali minime comuni e la corretta applicazione del diritto del lavoro. (mg)