A cura del gruppo Lavoratori del CESE

Il gruppo Lavoratori del Comitato economico e sociale europeo (CESE) è estremamente preoccupato per gli attacchi che in alcuni Stati membri vengono mossi contro la contrattazione collettiva e i diritti dei lavoratori proprio mentre la crisi sanitaria dovuta al COVID-19 continua ad ampliarsi in tutta Europa. A destare particolare preoccupazione è la situazione in Polonia, dato che il governo di quel paese ha proposto l'adozione di una normativa di emergenza per la lotta al COVID-19 che minerà l'indipendenza del Consiglio nazionale per il dialogo sociale e l'autonomia delle parti sociali.

Il gruppo Lavoratori ha appreso inoltre che in Italia politici di estrema destra hanno chiesto la sospensione della contrattazione collettiva dopo che il governo italiano e le parti sociali hanno raggiunto un accordo secondo cui le indennità di disoccupazione per i lavoratori che non possono lavorare a causa della crisi sanitaria del COVID-19 saranno decise proprio tramite contrattazione collettiva.

L'Ungheria ha modificato la normativa sul lavoro introducendo cambiamenti potenzialmente lesivi dei diritti dei lavoratori senza consultare le parti sociali. Inoltre, prendendo a pretesto la pandemia, al primo ministro ungherese Vittore Orban sono stati concessi poteri di emergenza che non solo vanno ben al di là di quanto previsto da analoghe leggi speciali adottate negli altri paesi dell'UE, ma mettono anche a repentaglio lo Stato di diritto e i diritti fondamentali: i poteri conferiti, infatti, non hanno una scadenza e consentiranno al premier ungherese di perseguire legalmente chiunque diffonda informazioni che si presume siano false o errate, compresi i giornalisti.

Il modo in cui reagiremo alla pandemia del COVID-19 sarà un banco di prova fondamentale per la nostra epoca. Il gruppo Lavoratori, se da un lato riconosce che i governi possono aver bisogno di adottare misure di emergenza per affrontare le conseguenze della pandemia, dall'altro sottolinea la necessità che tutti i governi rispettino i diritti umani e quelli fondamentali, compresi i diritti dei lavoratori e sindacali. È giunto il momento di dar prova di solidarietà e di spirito di collaborazione, perché è solo in questo modo che riusciremo a debellare la pandemia. (secWGroup)