L'Unione europea deve assicurarsi al più presto un accesso permanente alle materie prime necessarie allo sviluppo di una solida industria produttrice di batterie per veicoli elettrici. Il monito ad avere una maggiore consapevolezza del problema è stato lanciato nel corso del dibattito della sezione Trasporti, energia, infrastrutture, società dell'informazione (TEN) che si è tenuto a Bruxelles il 5 febbraio scorso.

La diffusione dell'elettromobilità, che non produce emissioni di CO₂, rappresenta il prossimo passaggio cruciale per trasformare il trasporto sostenibile e la neutralità climatica in realtà. Tuttavia, l'Europa potrà abbandonare i combustibili fossili per convertirsi all'elettrificazione soltanto se riuscirà ad assicurarsi un accesso permanente alle materie prime per le batterie.

Colin Lustenhouwer, relatore di un parere del CESE sul tema adottato l'anno scorso, sottolinea che è di vitale importanza fare opera di sensibilizzazione in merito alla necessità e all'urgenza di risolvere il problema, spiegando che "occorrono interventi immediati. L'accessibilità delle materie prime rimane una questione irrisolta, in un settore in cui l'Europa dispone di poche risorse e intende garantirsi l'approvvigionamento. L'elettrificazione è l'unica soluzione per avere a disposizione un 'carburante' sostenibile, e le batterie sono indispensabili per realizzarla".

Le materie prime per fabbricare batterie - litio, nichel, manganese e cobalto - non sono disponibili nell'UE nella misura necessaria e devono quindi essere importate, principalmente dal Sud America e dall'Asia, e ciò significa che, se l'Unione europea non si decide ad agire, diventerà sempre più dipendente da paesi terzi come il Brasile e la Cina.

Pierre Jean Coulon, presidente della sezione TEN, osserva che "per garantirci un futuro sostenibile, dobbiamo prendere in considerazione l'intero ciclo di vita delle batterie e dotarci delle risorse necessarie. Le imprese europee potranno diventare protagoniste dello sviluppo e della diffusione delle batterie sul mercato mondiale soltanto se nei prossimi anni compiranno un vero e proprio balzo in avanti". (mp)