La Giornata internazionale della donna è un'occasione per festeggiare tutte le donne, ricordando non solo quello che abbiamo realizzato, ma anche quello che rimane ancora da fare. Quest'anno il gruppo Lavoratori dedica un'attenzione particolare agli uomini. Perché quest'attenzione agli uomini in un giorno in cui si festeggia la donna? Perché la parità di genere è una questione che non riguarda solo le donne. Senza il coinvolgimento degli uomini non sarà mai possibile raggiungere una vera parità di genere.
Nell'Unione europea, in media, il congedo di paternità o quello parentale è chiesto solo dal 10 % degli uomini, e in alcuni Stati membri questa percentuale scende al 5 %. È soprattutto sulle donne che ricade la responsabilità di prendersi cura dei minori e di altre persone a carico, oltre che di sbrigare la maggior parte dei lavori domestici. Le donne non riusciranno mai a raggiungere la parità di genere se non lotteranno contro questi stereotipi.
La proposta legislativa della Commissione sull'equilibro tra attività professionale e vita familiare di genitori e prestatori di assistenza è certamente un passo nella giusta direzione, in quanto introdurrebbe il diritto del padre a usufruire di un congedo di paternità retribuito al momento della nascita del figlio. Verrebbe anche introdotto un congedo parentale retribuito. I genitori possono già prendere un congedo parentale fino a quando il bambino non ha compiuto 8 anni, ma non è obbligatorio che tale congedo sia retribuito. Questo è uno dei motivi principali che spingono così pochi uomini a usufruirne. La Commissione propone che il congedo parentale sia retribuito e possa essere preso sino al compimento dei 12 anni di età del minore. Viene anche proposto un nuovo tipo di congedo, quello per i prestatori di assistenza, che darebbe diritto a un'assenza retribuita di 5 giorni dal lavoro.
È questo il valore aggiunto dell'Europa: fissare norme minime comuni. Ed è questa la nostra Europa: sociale, giusta e democratica.
L'8 marzo mi viene sempre in mente la bella canzone del movimento delle donne:
Vogliamo il pane, ma anche le rose. E quest'anno vogliamo anche la direttiva sull'equilibrio tra attività professionale e vita familiare.
#IwantWorkLifeBalance
In Solidarietà
Gabriele Bischoff è la presidente del gruppo Lavoratori del CESE.