L'associazione britannica, che si batte per offrire ai profughi minorenni rotte sicure e legali verso il Regno Unito, utilizzerà il premio in denaro per contribuire a realizzare l'obiettivo di ricollocare 10 000 minori nell'arco di 10 anni, spiega a CESE Info Charlotte Morris, responsabile della comunicazione e sviluppo di Safe Passage.
CESE Info: Che cosa significa, per Lei e per la Sua associazione, aver vinto questo premio?
Safe Passage: Il premio testimonia la nostra ferma determinazione a porre la dignità umana e i diritti umani al centro delle nostre attività. Sono valori che sappiamo condivisi da tante persone in tutta Europa e che perdureranno, nonostante le incertezze su quello che ci riserverà il domani.
Che cosa consiglierebbe ad altre associazioni che volessero impegnarsi in attività e programmi di questo tipo?
Noi di Safe Passage siamo determinati ad aprire rotte sicure e legali per i rifugiati. Il nostro team e i nostri partner hanno un'attitudine concreta e fattiva: in questo ci aiuta anche il fatto di essere una piccola organizzazione.
Come userete questi fondi specifici per aiutare ulteriormente la comunità?
Il premio ci aiuterà a proseguire la nostra campagna volta ad offrire a un maggior numero di profughi minorenni un passaggio sicuro, in particolare tramite le seguenti azioni:
PRIMO, difendere il diritto dei minori rifugiati in Europa al ricongiungimento familiare nel Regno Unito, ora e anche dopo la Brexit.
SECONDO, continuare a premere sul governo britannico affinché si impegni formalmente a reinsediare 10 000 profughi minorenni nel corso dei prossimi dieci anni.
TERZO, impegnarsi affinché la protezione offerta ai rifugiati dal Regno Unito sia percepita dai cittadini come un fatto positivo, e più in generale affinché in tutta Europa cambi il modo di pensare.
In che modo la Brexit inciderà sul vostro lavoro?
Abbiamo già messo a punto dei piani per garantire che la Brexit non abbia alcun impatto sulle nostre attività. Abbiamo fatto approvare un emendamento al Brexit Withdrawal Bill (progetto di legge sul recesso del Regno Unito dall'UE) per far sì che nel Regno Unito i minori rifugiati continuino ad essere ricongiunti con le loro famiglie anche dopo la Brexit. Continueremo inoltre ad operare per il ricongiungimento dei rifugiati con i loro familiari in tutta Europa.